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“Non importa se si tratti di un viaggio al centro commerciale più vicino o di una lunga e attesa vacanza, stabilire una tabella di marcia in anticipo è sempre una buona idea. E la pianificazione della tua strategia di ottimizzazione dei motori di ricerca non è tanto diversa…”

La nuova era della SEO - Italian Design Farm

Le cose cambiano velocemente sul World Wide Web.

Ecco perché è importante riconoscere e attuare le tendenze esistenti e future in materia di SEO. Quindi, per rendere le cose semplicemente un po’ più facili, abbiamo messo insieme questo elenco di consigli utili a chi vuole spingere la propria strategia di digital marketing al successo nel mondo dell’ottimizzazione dei motori di ricerca.

Quando? Adesso, proprio nel 2018.

SEO nel 2018, cosa cambierà e come

Con l’acronimo SEO si intende l‘ottimizzazione per i motori di ricerca (Search Engine Optimization), ovvero tutte quelle attività volte a migliorare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca al fine di migliorare o mantenere il posizionamento nelle pagine di risposta alle interrogazioni degli utenti del web.

A sua volta, il buon posizionamento di un sito web nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca è funzionale alla visibilità dei prodotti o dei servizi venduti.

Non siamo più nelle prime fasi di una nuova era di ricerca, oggi siamo testimoni di nuove tendenze che si svolgono in tempo reale su un numero sempre crescente di canali.

A questo punto molti marketers si chiederanno: “che cosa succederà ora?”

Non preoccuparti, ormai i temi sono chiari: la ricerca da mobile, social e vocale saranno i principali attori della SEO 2018.

Prima di entrare nel nuovo paesaggio, dobbiamo dire che la SEO ha dominato prevalentemente motori di ricerca basati su browser. Più precisamente, è stata collegata direttamente a Google. Ecco dove è stata tutta l’attività di ricerca. Qui è dove il consumo di contenuti è iniziato storicamente.

Ma adesso, nuovi metodi e canali di ricerca stanno prendendo forma al di fuori della finestra del browser. In molti di essi, le regole per l’ottimizzazione devono ancora essere definite; ma perché tutto questo riguarda i marketer?

In poche parole, i cambiamenti nelle abitudini di ricerca delle persone indicano cambiamenti nel modo in cui scoprono il tuo contenuto.

Essi stanno utilizzando nuove parole chiave e formando le query in modi diversi.

Ad esempio, quella che una volta poteva essere una domanda per “azienda di cucine Ancona” oggi potrebbe essere formulata: “qual’è la migliore marca di cucine?

E intanto dal Web Summit 2017 di Lisbona abbiamo raccolto qualche interessante spunto sull’argomento grazie allo speech del grande Rand Fishkin di Moz.

Ecco in sintesi qualche punto di approfondimento molto interessante emerso dagli ipotetici prossimi fattori di ranking nel 2018:

  1. Fornire contenuti che (realmente) gli utenti possono essere in grado di giungervi attraverso le proprie domande
  2. Utilizzare keyword intelligenti e rilevanti o meglio: centrate sulla propria buyer persona
  3. L’ottimizzazione sulle SERP per i dispositivi mobile oggi è strategica (parliamo di responsività e velocità)
  4. Ottenere un numero sempre più alto (rispetto ai tuoi competitor) di link provenienti da piattaforme editoriali (come blog e magazine) e in modo costante
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Come cambia la SEO
Alcuni consigli da tenere a mente

Sappiamo tutti che l’utilizzo del web è passato dal desktop ai dispositivi mobili.

Solo per dare un dato: circa il 71% della navigazione online negli Stati Uniti passa attraverso strumenti mobile.

Quindi, se l’attività di Internet sta crescendo su smartphone e l’attività mobile è prevalentemente spesa in applicazioni, quali sono le conseguenze per l’ottimizzazione per i motori di ricerca? Ma non solo, in questo articolo discuteremo e approfondiremo di:

  1. Perché ottimizzare il sito web per la ricerca mobile diventa fondamentale
  2. Intelligenza artificiale (AI), apprendimento automatico e machine learning
  3. Costruire backlink di valore
  4. La lunghezza del contenuto sta diventando irrilevante
  5. La ricerca tramite social media
  6. Ricerca vocale e gli assistenti personali
  7. L’ottimizzazione della ricerca vocale
  8. Applicazioni di messaggistica instantanea

1. Perché ottimizzare il sito web per la ricerca mobile diventa fondamentale

Era il 2015 quando il numero di ricerche su Internet con smartphone ha superato quelle sul desktop.

La tendenza è destinata a continuare e ciò vuol dire solo che il futuro sarà effettivamente mobile.

Se non si dispone di un sito web responsive che funzioni su telefoni cellulari, tablet e altri dispositivi mobili, si corre il rischio di perdere un sacco di potenziali clienti e opportunità.

I proprietari di siti web di eCommerce, in particolare, dovrebbero garantire che i visitatori possano scorrere senza problemi e in modo efficiente attraverso i loro elenchi di prodotti o servizi.

È ufficiale, molte più ricerche si verificano sui dispositivi mobili rispetto ai computer desktop e quindi, a causa di questo, l’ottimizzazione per il mobile sta diventando sempre più importante.

La velocità di caricamento di un sito web influenza la classifica di ricerca e la frequenza di rimbalzo, nonché il numero di conversioni complessive. Non puoi permetterti di ignorarlo.

La maggior parte di noi odia aspettare troppo a lungo per una pagina web da caricare, e così anche Google. Infatti, questo motore di ricerca odia le pagine lente tanto da introdurre una soluzione specifica per il mobile: le Accelerated Mobile Page (AMP), un progetto open source che consente ai browser mobili di caricare pagine singole 4 volte più velocemente rispetto alle pagine regolari, mentre utilizzano 10 volte meno dati.

L’AMP potrebbe non essere un fattore di classificazione, ma i tempi di caricamento più rapidi taglieranno il tasso di rimbalzo dell’utente, il che a sua volta potenzierà il vostro sito web sui risultati di Google.

La velocità di caricamento e l’esperienza degli utenti sul sito è la tendenza principale a cui stiamo assistendo, i siti web caricano rapidamente e vengono visualizzati correttamente indipendentemente da quale dispositivo viene utilizzato per accedervi.

2. Intelligenza artificiale (AI), apprendimento automatico e machine learning

L’intelligenza artificiale (AI) e l’apprendimento automatico stanno già cambiando il modo in cui i risultati della ricerca sono classificati.

L’apprendimento automatico può anche facilitare la ricerca aiutando gli utenti a trovare risultati contestualizzati.

Questo porterà ad un’esperienza più personalizzata, mentre l’ascesa della ricerca vocale e degli assistenti digitali può offrire il terreno ideale per sviluppare l’intelligenza artificiale e premiare le strategie di successo di SEO.

Possiamo aspettarci che nel 2018 verranno attuati ulteriori cambiamenti quando si parla di AI e di apprendimento automatico, e la convinta determinazione di Google nello sviluppare questo settore indica chiaramente che ci sono molte altre innovazioni all’orizzonte.

3. Costruire backlink di valore

Costruire backlink di qualità che aggiungono valore all’esperienza dell’utente è uno dei modi chiave per mostrare a Google che avete un sito affidabile.

Occorre prestare attenzione però a collegarsi solo con fonti affidabili e non a tutte solo per inondare i contenuti di collegamenti che portano i visitatori a più directory.

Lo sviluppo di backlink dovrebbe svolgere un ruolo cruciale nella strategia di SEO e nel 2018 diventerà ancor più critico se state cercando una posizione di punta nella classifica di Google.

La costruzione di un collegamento non dovrebbe scomparire nel 2018, ma sarà più importante che mai creare una strategia che cerca collegamenti di qualità.

Non è necessario cercare nuovi collegamenti se non aggiungono valore e non vi aiutano a creare un’autorità nella vostra nicchia di destinazione.

Ciò non significa sempre che i migliori backlink provengano dai siti più popolari, ma è ancora fondamentale cercare la copertura da siti che sono rilevanti per il tuo settore.

Una strategia SEO di successo nel 2018 si sposterà verso la creazione di relazioni, aiutando un marchio a sviluppare contatti e collegamenti potenti che saranno vantaggiosi a lungo termine.

4. La lunghezza del contenuto sta diventando irrilevante

Negli ultimi due anni, si è a lungo parlato della lunghezza perfetta per i blog, della durata esatta dei video di YouTube e altre forme di contenuti.

Per lungo tempo, i marketer si sono concentrati su brevi articoli da 6 a 800 parole che sono stati progettati per fornire informazioni in pezzi di dimensioni ridotte, successivamente si è tornati invece alla tendenza di articoli da 4 o 5 migliaia di parole.

Invece di calcolare le parole dei contenuti per adattarsi a un conteggio predeterminato, la tendenza attuale è quella di scrivere contenuti che siano più impegnativi, divertenti e informativi, indipendentemente dalla loro lunghezza.

Se è troppo breve, un contenuto, non colpirà i lettori e se è troppo lungo le persone si annoieranno prima che raggiungano la fine.

In definitiva, la lunghezza del contenuto, così come il formato, non è più il fattore decisivo. Invece di ottimizzare la ricerca, ottimizza per i lettori.

5. La ricerca tramite social media

Partiamo comunque dal concetto che il traffico attraverso i motori di ricerca non è mai stato messo in crisi dai social network. Ma qualcosa d’importante sta succedendo sui nostri canali social preferiti.

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Negli ultimi anni, le piattaforme come Facebook, Instagram e Snapchat hanno tutte le funzionalità che comportano collettivamente un massiccio utilizzo degli utenti che effettuano una ricerca su questi canali.

L’obiettivo è quello di rendere altrettanto facile la ricerca di contenuti come cercare persone e brand nei social network.

È un’indicazione che l’ottimizzazione per i canali social è un gioco completamente diverso da quello di ottimizzazione per Google, che tiene conto del comportamento di un utente all’interno di un’app, come ad esempio la posizione, gli spostamenti e gli account in comune.

Un altro cambiamento fondamentale per quanto riguarda la ricerca sui social network ha a che fare con il fatto che questi canali stanno cominciando a trattare i contenuti.

La definizione di “social network” sta appunto a significare che queste piattaforme storicamente sono stati un pass-through per le aziende di promuovere il contenuto e ottenere i visitatori al proprio sito web.

I social media sono considerati un potente canale attraverso il quale i visitatori trovano contenuti sul tuo sito web, questi cambiamenti stanno riformando la scoperta dei contenuti.

E poiché questi diventano sempre più decentralizzati e lontani dal sito web, l’ottimizzazione di tale contenuto continuerà probabilmente a cambiare.

6. Ricerca vocale e gli assistenti personali

Negli ultimi anni, siamo stati presentati rispettivamente a Siri, Google Now, Cortana e Alexa, assistenti personali attivati dalla nostra voce e creati da Apple, Google, Microsoft e Amazon.

L’emergere di assistenti personali attivati vocalmente ha affiancato il rapido sviluppo di dispositivi collegati oltre il computer o lo smartphone.

Tutto, da orologi ad elettrodomestici, da impianti di illuminazione a quelli di riscaldamento, tenderà ad essere connesso alla rete, fino ad arrivare al settore dell’agroalimentare. Dall’Internet Of Things (IoT) ora stiamo passando all’Internet Of Food (IoF).

Poiché il nostro accesso a Internet è diversificato, così sarà anche il nostro comportamento di ricerca.

A causa della prevalenza di dispositivi connessi, non facciamo ricerche solo quando siamo seduti presso le nostre scrivanie o in un luogo conveniente per digitare sui nostri telefoni.

Con un comando vocale (“Hey, Siri”) o tenendo premuto un pulsante, la ricerca può avvenire ovunque, in qualsiasi momento, solo parlando.

In ogni caso, questo sviluppo tecnologico influenza sia il volume delle ricerche che stiamo conducendo, sia la loro composizione.

A differenza dei motori di ricerca del browser che ancora contano fortemente sui termini di ricerca espressi, le ricerche personali si basano sulla storia e sul contesto che cerchiamo. Se avete già ordinato un paio di scarpe, Alexa trova il marchio esatto degli ordini passati e vi chiede se ne volete riordinarne un paio. Se hai un volo in partenza alle 18.00, Google Home ti dirà se è in ritardo o se il traffico è particolarmente intenso e dovete partire presto. Queste ricerche, potendole anche richiamare tutte insieme, vi avvicinano al punto di azione più rapidamente e senza ostacoli.

Tutto questo modifica la struttura di queste query.

Quello che desiderate può essere meno specifico e strutturato rispetto alle query di ricerca tradizionali. Perciò i marketer devono ottimizzare query come, “Dove mangio stasera” e non più a ricerche strutturate come “Il miglior ristorante di”.

7. L’ottimizzazione della ricerca vocale

La ricerca vocale era stata vista come una barzelletta e le persone si sentivano a disagio a parlare con i loro dispositivi quando stavano cercando informazioni. Ma nel 2017, grazie all’aumento di assistenti virtuali come Alexa e Siri, l’uso della ricerca vocale è aumentato in modo esponenziale, soprattutto tra i millennials.

I marketer che avviano strategie di ottimizzazione sui motori di ricerca dovranno quindi ottimizzare i loro contenuti su domande simili a quelle fatte quando si parla, concentrandosi sulle parole chiave specifiche ed approfondite, poiché le ricerche vocali tendono ad essere più lunghe e complesse. Dovranno inoltre utilizzare la stessa lingua utilizzata dai clienti quando parlano.

La tecnologia di ricerca vocale presenta una grande opportunità per cambiare il modo di comunicare ed elaborare le informazioni.

L’aumento degli assistenti digitali ha presentato un mercato in crescita in cui vengono eseguite le query di ricerca.

Secondo Google già 1 ricerca su 5 proviene già da query vocali.

Questo cambia il mercato di ricerca e ci aspettiamo un cambiamento ancora più grande verso la ricerca vocale nel 2018.

8. Applicazioni di messaggistica istantanea

Le persone acquistano in un mondo di “immediatezza” e, per questo motivo, il messaggio è il modo in cui comunicano.

Questa è solo una delle ragioni per cui le applicazioni di messaggistica sono cresciute in termini di utilizzo e di popolarità, sia che si tratti di Messenger di Facebook, di chat in siti web o di piattaforme social, tra cui Instagram Direct.

Gli acquirenti fanno domande e ricevono una risposta rapida, che può essere abilitata da questa tecnologia.

È anche un segno del crescente numero di metodi con cui gli utenti possono richiedere una risposta immediata quando necessitano di informazioni. Ciò significa che i marchi devono ottimizzare il loro contenuto e rispondere a queste query per affrontare questo tipo di comunicazione.

Inoltre, è solo un altro esempio di come le persone si aspettino di trovare soluzioni quando usano il linguaggio naturale, il che significa che i marketer hanno bisogno di sfruttare al massimo le piattaforme di messaggistica per essere in grado di fornire risposte informali che però forniscono la risposta di cui gli utenti hanno bisogno.

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Ma perché tutto questo è importante?

Con ciascuna di queste tendenze, che sia la ricerca mobile, quella vocale, o i sistemi di messaggistica e di social media, i modi con cui le persone strutturano le loro ricerche stanno cambiando.

Ci stiamo avvicinando al punto in cui gli utenti smetteranno di utilizzare le long-tail keyword (parole chiave più lunghe e specifiche) e inizieranno solo a fare domande, senza contesto, ogni volta che hanno bisogno di una risposta.

In questo ambiente in continua evoluzione, la chiave è quella di ragionare per cluster: degli argomenti interessanti per il vostro target che devono sorgere da ricerche specifiche e dati precisi.

Per questo è fondamentale che i moderni marketer tengano in considerazione le abitudini di ricerca delle persone quando strutturano i loro messaggi, un linguaggio naturale diffuso attraverso il canale più utilizzato dagli utenti in target è la chiave per sfruttare nuove opportunità.

Cosa verrà dopo?

Il consiglio di concentrare l’attenzione su questi nuovi metodi di ricerca non deve creare allarmismi, piuttosto deve servire a far aprire gli occhi ai marketer che lavorano in questo settore così dinamico.

Il marketing dei motori di ricerca è un campo di innovazione e cambiamento continuo.

Complessivamente, è difficile dire esattamente che cosa porterà il futuro, ma è già abbastanza chiaro che il modo migliore per ottimizzare la ricerca è tenere d’occhio ciò che i motori di ricerca consigliano e fare il possibile per seguire le loro linee guida.

Non cercare di ignorare questi trend.

Lavorando con loro invece che contro di loro, le tue campagne di marketing avranno maggiori possibilità di successo.

Si tratta di cambiare lo status mentale.

Le modifiche nel comportamento precedono sempre le modifiche della strategia.

Mentre il futuro è incerto, una cosa è chiara: il mondo della ricerca non finisce, è in continua espansione. E i mondi in espansione hanno bisogno di essere esplorati.

Vogliamo approfondire l’argomento e discutere della tua azienda e dei tuoi obiettivi?

Contattaci a questo link, siamo sempre curiosi di conoscere nuove aziende e realtà italiane da supportare.

Emanuele Anselmi

CEO Italian Design Farm